Migliorare le condizioni di lavoro e di diffondere la cultura e la pratica della salute e della sicurezza ma anche contrastare attività irregolari, pressioni fisiche e psicologiche, molestie sul lavoro, e promuovere misure per favorire il benessere organizzativo.

Va in questa direzione la proposta di legge sottoscritta dal presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini che è stata illustrata oggi nel corso di un incontro a Palazzo delle Marche.

Nell’occasione è stata fatta anche una disamina della situazione attuale.

In Italia ogni 55 secondi si verifica un infortunio, ha ricordato il presidente regionale dell’Anmil (Associazione nazionale tra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) Marcello Luciani, e ogni giorno si registra una media di 2,2 infortuni mortali e si scoprono 199 malattie professionali. Nei primi quattro mesi dell’anno, secondo dati Anmil, nelle Marche ci sono stati 5.273 infortuni sul lavoro (-23,1% rispetto allo stesso periodo 2022), 2.459 malattie professionali (+26%) e 9 infortuni mortali sul lavoro (8 nel 2022).
Dunque sicurezza e salute nei luoghi di lavoro in primo piano nella proposta di legge. Alla presentazione, oltre al presidente Latini e a Luciani, Goffredo Scalpelli, presidente della sezione provinciale di Ancona dell’Unms (Unione nazionale mutilati per servizio), il direttore scientifico “Scuola Testimonianza”, Sergio Mustica, e alcuni testimonial professionali per la sicurezza. E’ intervenuto, tra gli altri, anche Andrea Lanari, vice presidente di Anmil Marche, vittima di un grave infortunio il 4 giugno 2012, quando perse entrambe le mani sotto una pressa che non aveva idonei dispositivi di sicurezza, e ora è testimonial formatore impegnano nella sensibilizzazione sull’importanza della sicurezza sul lavoro anche con incontri nelle aziende e nelle scuole.
“I troppi incidenti sul lavoro – ha detto Latini – impongono di intervenire con estrema urgenza. Non ci possiamo fermare soltanto ad una semplicistica registrazione dei numeri. Va creato un sistema in grado di affrontare il problema nei suo molteplici aspetti. Grazie a diversi incontri con l’Anmil ha preso corpo una proposta di legge che ritengo possa andare in questa direzione”.
. “La prevenzione – ha detto – resta determinante. I nostri testimonial sono preziosi in questa direzione, proprio perché attraverso la loro esperienza, portata nelle aziende, nelle scuole e in tutti i luoghi necessari, fanno capire come è possibile difendersi”. Goffredo Scalpelli ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di interagire maggiormente con le aziende, per favorire gli ingressi anche a persone che hanno subito infortuni, mentre Mustica ha parlato di “sicurezza come dimensione umana, che deve partire, con la giusta informazione, dalla famiglia per poi passare alla scuola e a tutti gli altri ambiti. Deve essere una modalità”.

Nella proposta di legge presentata da Latini è prevista la concretizzazione di un Piano strategico regionale, di durata biennale, che andrà ad individuare gli ambiti, le priorità e i criteri per localizzare interventi in aree specifiche delle Marche. Si propongono incentivi, e anche un “premio”, per le imprese che realizzeranno progetti per migliorare i livelli di salute e sicurezza, e sono contemplate attività di vigilanza, controllo e partecipazione e la programmazione, da parte della Regione, di iniziative per la formazione, l’addestramento e la prevenzione.
La Regione è chiamata a promuovere azioni di sostegno a favore dei minori orfani di caduti sul lavoro e alla messa in essere di un “Sistema informativo regionale per la prevenzione e per la sicurezza”, di uno specifico “Sportello” e di un “Comitato regionale di coordinamento”. Infine, nella pdl è inserita l’istituzione di una “Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro”, da prevedere in calendario per la terza domenica del mese di ottobre di ogni anno.
Mustica ha parlato di una “legge importante che dimostra sensibilità sul tema” e che “cerca di fare qualcosa di concreto”; ha anche sottolineato l’efficacia della testimonianza di persone che hanno subito infortuni come una sorta di vaccini per evitare che certe situazioni si ripetano. In contrapposizione con “l’intelligenza artificiale”, un’empatia naturale di persone che aiutano altre persone”. “La sicurezza – ha detto Mustica – non comincia quando entri a lavorare ma è una dimensione della persona, che inizia nella famiglia e nella scuola”. A tal proposito ci sono anche progetti per formare le giovani generazioni come la realizzazione di un mazzo di carte, per coniugare formazione e gioco per i più piccoli, una sorta di Memory con carte di pericolo e comportamenti corretti, da abbinare per gestire certe situazioni: Mustica ne ha fatto dono simbolicamente a Latini. (ANSA).